Può accadere che il rapporto fiduciario sul luogo di lavoro sia compromesso: improvvisamente si viene isolati, demansionati, puniti, trasferiti. L’aiuto di un professionista consente di diagnosticare le cause reali, comprendere se la crisi è irreversibile e vagliare le contromisure più adeguate.
Dal counseling nei rapporti con la direzione aziendale, alla raccolta e predisposizione degli asset negoziali (documentazioni, testimonianze, certificazioni e perizie) alla rappresentanza in trattativa, fino alla reazione giudiziaria, ogni attività va vagliata nella sua concreta efficacia in relazione all’obiettivo perseguito (ricomposizione del conflitto, modifica concordata della condizione lavorativa, esodo incentivato, ottenimento di pronunce giudiziali di ripristino o risarcitorie anche in via d’urgenza). Occorre vagliare i riflessi dell’azione in relazione alle possibilità di ricollocazione e alle ricadute sul curriculum lavorativo, all’esistenza di patti di non concorrenza post contrattuale, ad eventuali strascichi penali o risarcitori, con attenzione alla chiarezza e prevedibilità del rapporto costi benefici di ogni iniziativa