L’AGI (Associazione Giuslavoristi Italiani) è ormai un pezzo ultradecennale della mia vita professionale ed, inevitabilmente personale. Diversi anni fa, alcuni avvocati lavoristi, a Milano e a Bologna, spinti dall’intuizione di fondo sul valore della specializzazione della professione forense (consultereste un odontoiatra per un problema cardiaco?), specializzazione che è stata finalmente riconosciuta dalla legge alla fine dell’anno scorso, decisero di costituirsi in associazione, per promuovere la formazione specialistica della categoria e battersi per il miglioramento della Giustizia del Lavoro nel ns. Paese. Sono stato tra i fondatori in Emilia Romagna, da alcuni anni Presidente a livello regionale. Nel marzo scorso, il Consiglio Esecutivo Nazionale ha ritenuto di chiamarmi a ricoprire la carica di Direttore generale dell’Associazione
Ogni tanto, tra colleghi ormai vecchi amici, ci chiediamo chi ce lo fa fare… sottrarre, da una professione già pervasiva, ulteriore tempo agli affetti famigliari e a sé stessi; ma l’istintivo desiderio di contribuire a migliorare le cose (o almeno a battersi perché non peggiorino) mi sono ormai convinto faccia parte della natura umana, come sanno i milioni di cittadini operanti nel volontariato nel nostro Paese.
Nonostante l’Associazione sia ormai adulta e autorevole, contando oltre 1500 avvocati specialisti in Diritto del Lavoro, sindacale e previdenziale in tutte le regioni del paese, promuovendo da diversi anni una severa Scuola biennale di Alta Formazione in Diritto del Lavoro per i giovani colleghi, organizzando centinaia di ore all’anno di convegni e seminari di aggiornamento, mantenendo una presenza sul web (www.giuslavoristi.it) frequentata e vivace, molta strada si può ancora percorrere nella direzione di supportare professionisti preparati, competenti, corretti, in grado di essere vera risorsa per i lavoratori e i datori di lavoro chiamati a confrontarsi con un assetto normativo in continua e tumultuosa evoluzione. Non toccherà a me giudicare se sarò stato all’altezza dell’incarico: posso solo confidare nell’aiuto degli altri colleghi e assicurare il mio impegno.
Renzo Cristiani
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